Numero inventario | Scheda n° 1 del 17/10/1913 |
Artista | Baldassarre di Biagio |
Titolo | Trittico con Madonna, Gesù Bambino e Santi |
Iscrizioni | Sui clipei degli angeli nella predella: “OPA” |
Misure | 351.0 x 256.0 cm |
Materia e tecnica | Tempera su tavola |
Datazione | 1469 – 1472 |
Descrizione | La struttura tripartita, in legno dorato con colonnine tortili, archetti lobati e cuspidi, è completa di cimasa e predella, e fa da mediazione tra il tardogotico e la cultura rinascimentale. Nella pala centrale, la Madonna siede in trono e tiene in braccio Gesù bambino, che si aggrappa a un lembo del suo velo. Nello scomparto sinistro possiamo identificare San Pietro e San Michele, attraverso gli attributi che li contraddistinguono: San Pietro ha le chiavi del Regno dei Cieli e il libro, mentre San Michele è intento a schiacciare il demonio. Nella pala a destra riconosciamo San Giovanni Evangelista nell’immagine del giovane imberbe in primo piano e San Bartolomeo con in mano il coltello, simbolo del suo martirio, in secondo piano. La cimasa, divisa in tre parti come coronamento agli scomparti principali, ospita la scena dell’Annunciazione: nella tavola centrale troviamo Dio Padre, in quelle a destra e a sinistra, posti più in basso rispetto a Dio, sono raffigurati rispettivamente la Madonna e l’Angelo inginocchiati e rivolti verso il centro. Nella sezione centrale della predella troviamo la storia della Vergine che porge la cintola a San Tommaso mentre viene portata in cielo dagli angeli; nelle due sezioni laterali sono raffigurate due teorie di santi (da sinistra):
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Storia | L’opera doveva avere la funzione di pala d’altare per la mensa principale della chiesa, ma a seguito di lavori di riammodernamento e consolidamento dell’abside, si ritenne necessario per questioni di tutela spostarla sulla parete di fondo del coro, in una posizione sopraelevata che la rendesse visibile da ogni parte dell’aula. Non avendo al momento notizie certe riguardo questi interventi possiamo ipotizzare che il rifacimento del coro della chiesa e la sua riorganizzazione risalgano al XVII secolo, quando con l’avvento della Controriforma si avvia in moltissime chiese, anche periferiche come questa, un programma di monumentalizzazione del cuore pulsante della vita eucaristica, ovvero dell’altare. Le pale tre-quattrocentesche in molti casi vennero vendute per acquistare i materiali necessari alla costruzione dei nuovi monumenti oppure furono riposte appunto sul fondo del coro.40 L’altare posto nella chiesa in quel periodo si trova oggi nell’Oratorio dei Santi Filippo e Giacomo di Benabbio. |
Luogo espositivo | Chiesa di Santa Maria Assunta |
Parole chiave | Baldassarre di Biagio, Bambino, dipinto, Madonna in trono, Quattrocento, Rinascimento, Santi, tardogotico, tempera su tavola, trittico. |
BeWeb | Baldassarre di Biagio (1469), Madonna con Gesù Bambino e Santi trittico |
Bibliografia | F. AMES-LEWIS, “Pattern” – Drawings in Ghirlandaio’s Workshop and Ghirlandaio’s early Apprenticeship, «The Art Bulletin», 63/1, 1981, pp. 49-62.
C. BARACCHINI, M.T. FILIERI, Pittori a Lucca tra ‘400 e ‘500 I – Annotazioni in Margine, «Annali della scuola normale superiore di Pisa», Serie III, 16/3, 1986, pp. 743-773. B. CHERUBINI, I Bagni di Lucca fra cronaca e storia, ed. by M. Cherubini, Lucca 1977. G. CONCIONI, C. FERRI, G. GHILARDUCCI, I pittori Rinascimentali a Lucca: vita, opere e committenza, Lucca 1988. A. DE MARCHI, Norma e varietà nella transizione dal polittico alla pala quadra, in Storia delle arti in Toscana. Il Quattrocento, a cura di G. Dalli Regoli e R. P. Ciardi, Firenze 2002, pp. 199-222. M. FERRETTI, Percorso lucchese (pittori di fine ‘400), «Annali della scuola normale superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia», Serie III, 5/3, 1975, pp. 1033-1065. M. FERRETTI, Di nuovo sul percorso lucchese, «Annali della scuola normale superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia», Serie III, 8/3, 1978, pp. 1237-1251. M. FERRETTI, Gli affreschi della navata centrale: primi esiti di uno studio in corso, in La Cattedrale di San Martino. Cantiere di Restuaro e conoscenza, a cura di A. d’Aniello, Lucca 2023, pp. 67-77. C. FERRI, Nuove notizie documentarie su autori e dipinti del ‘400 lucchese, «Actum Luce. Rivista di studi lucchesi», 11/1-2, 1982 pp. 55-72. G. GHILARDUCCI, C. FERRI, Pittori a Lucca tra ‘400 e ‘500 II – Notizie biografiche, «Annali della scuola normale superiore di Pisa», Serie III, 16/3, 1986, pp. 774-776. N. LAGANÀ, Da Menabbio a Benabbio. Storia religiosa e civile della comunità, ricostruita attraverso i documenti di archivio parrocchiali, arcivescovili e statali, Firenze 2007. S. MARTINELLI, La pittura dal Duecento al Quattrocento, in Arte nella Valle del Serchio: tesori in Garfagnana e Mediavalle dall’Alto Medioevo al Novecento, a cura di A. Ducci e S. Martinelli, Lucca 2018. R. MASSAGLI, Baldassarre di Biagio del Firenze e Matteo Civitali pittore: qualche novità sulla pittura lucchese di secondo Quattrocento, «Arte Cristiana», 799, 2000, pp. 281-296. R. MASSAGLI, Fra opere e documenti. Alcuni aspetti della cultura artistica lucchese dal 1440 al 1480, in Lucca città d’arte e i suoi archivi, a cura di M. Seidel e R. Silva, Venezia 2002, pp. 173-208. R. MASSAGLI, Trittici quattrocenteschi, in Figure ed episodi nella storia di Borgo a Mozzano, Atti del convegno di studi, Borgo a Mozzano 2002, pp. 188-190. M. TAZARTES, La pittura a Pisa e a Lucca nel Quattrocento, in La pittura in Italia – Il Quattrocento, Milano 1987, pp. 305-314. M. TAZARTES, Fucina lucchese. Maestri, botteghe, mercanti in una città del Quattrocento, Pisa 2007. |
A cura di Alice Manfredi.
Scheda realizzata durante il Laboratorio di Elaborazione Informatica di Fonti Storico-artistiche dell’Università di Pisa (a. a. 2021-22), a cura della Professoressa Sonia Maffei.
Revisione a cura di Agnese Benedetti (06/02/2024)